December 2021 Duomo _ Como

INTANGIBLE (INTANGINBILE/TANGIBILE)

Chiara Rostagno

OPERA: THE LAST SUPPER TXT

AUTORE: FABIZIO MUSA

ANNO: 2018-2021

TECNICA: istallazione digitale.

DESCRIZIONE:
Un pomeriggio, al Museo Nazionale del Cenacolo Vinciano mi ha raggiunta Fabrizio.
Voleva rivedere Leonardo e attingere nuovamente a quella bellezza.
Nel tumulto di uno dei luoghi più visitati al mondo, non sarebbe stato semplice dargli la pace necessaria. Ma come per un’alchimia, il gruppo previsto assieme a lui era in ritardo. Nella penombra in cui è conservato il capolavoro Musa è rimasto da solo (assieme a me a al Personale, ovviamente) avvolto in una pace irreale e sospesa.
Questa opera nasce da lì ed ora, proiettata sull’abside del Duomo, crea un dialogo tra l’opera universale di Leonardo e la città.
E’ un tributo alla sacralità del luogo e al senso profondo del vivere.
L’idea è quella di portare alla luce quello che, nel tumulto delle nostre vite quotidiane, tendiamo a celare: l’umanità delle nostre reazioni, la forza delle relazioni umane e del desiderio di spiritualità.
Musa lavora volutamente sul bianco e sul nero, che sembrano quasi affiorare dalla mole lapidea e scultorea del Duomo. Un lavoro non semplice, che ha imposto all’artista di accettare l’inevitabile differenza tra reale e ideale.
E’ quasi un suggerimento visivo per i nostri pensieri.
Toccante la decisione della Basilica Cattadrale di Como di dare luce, dall’interno, all’ultima cena presente nella magnifica vetrata centrale dell’abside. La forza del dialogo tra le due Cene è la testimonianza di quanto, proprio in questo periodo di festa, sia importante dare valore alle emozioni e alla spiritualità.

L’AUTORE, IN UN RITRATTO DI 2 PAROLE
Fabrizio Musa ha un’attitudine naturale per la bellezza dell’immagine.
La cattura, attraverso la fotografia e lo studio, e la restituisce trasformata sulla superficie dipinta, attraverso il bianco e il nero.
Questa sua capacità di cercare il bello spazia tra il mito e il quotidiano.
Ogni soggetto ha una sua bellezza, che bisogna cercare e fissare, come avviene per le emozioni.
Cresciuto artisticamente lontano dalle accademie e dalle gallerie, Musa studia le persone e le forme in modo originale. Dice che per lui dipingere è un modo per “far vedere” e per condividere la sua lettura delle forme e del mondo.
In questo suo lavoro e desiderio di dialogo, la luce è lo strumento principale.

Chiara Rostagno PhD

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