Stencil Superpop!

Attori che diventano icone, sguardi scolpiti nel mito, caratteri che fanno la storia. Al Pacino, Alfred Hitchcock Liz Taylor, Sofia Loren, Woody Allen, Marlon Brando, Elvis Presley, James Dean.

Otto compagni di viaggio che Fabrizio Musa trasfigura al di là della pura rappresentazione, arrivando ad esprimere un’idea precisa e un’estetica puntuale dell’universo stesso del cinema. Non la semplice o casuale riproduzione di fotogrammi estratti dalla pellicola, ma un intervento artistico splendidamente pop che arriva alla riproduzione seriale di dieci tirature per ogni soggetto, creando un universo di personaggi che vivono come opere autonome.
Dal ruolo cinematografico alla logica dell’arte, il loro valore diventa simbolo. Musa dà vita a momenti pittorici che entrano nella categoria senza tempo del mito, proprio perché riescono a distillare e concentrare nello spazio sintetico di una singola immagine tutto il valore e la potenza non solo del film dal quale derivano, ma anche dell’intero universo di segni, simboli e valori ai quali l’attore stesso è agganciato. L’approfondimento continuo e incessante di Musa sui linguaggi della contemporaneità, primo fra tutti il cinema, lo porta verso la produzione di opere che nell’istante dell’azione evocano le categorie dell’intuizione e della conoscenza, ribaltando meravigliosamente il rapporto di senso tra soggetto e mezzo. Non quadri “chiusi”, quindi, che limitano l’informazione al puro rimando cinematografico, ma tele “aperte” per testimoniare e trasmettere il senso e la potenza di un’epoca, di una storia, di una vita. In questo senso Fabrizio Musa riesce a creare un dialogo tra lo spazio sconfinato del sogno cinematografico e un universo di punti di riferimento che dà vita alla modernità.

Sergio Gaddi
Assessore alla cultura – Comune di Como*